sabato 29 settembre 2012

Nuart Festival, Norvegia


Se quest'autunno avete voglia di fare il pieno di street art e di vedere in un solo posto i lavori di più di dieci grandi nomi, allora vi consiglio di andare a Stavanger sulla costa occidentale norvegese. 
Lì inizia oggi e prosegue fino al 18 novembre il Nuart Festival, che ha ormai alle spalle una storia decennale - è stato fondato infatti nel 2011 - e può dunque essere considerato uno tra i festival più storici. 
Nei giorni scorsi (27 -28 e 29) alcuni artisti hanno già iniziato a lavorare per il Nuart Plus e alcuni dei loro lavori li potete vedere sul sito di Juxtapoz, media partner dell'evento. 
Da oggi invece saranno all'opera tutti gli artisti che partecipano a questa edizione e che sono: Aakash Nihalani, Dolk, Eine, How and Nosm, Jor­dan Seiler, Mobstr, Ron English, Niels Shoe Meulman, Saber, Sickboy e The Wa. 
Il sito del Nuart Festival è un vero pozzo di informazioni per vedere le opere e i video delle edizioni precedenti e per vedere gli artisti all'opera quest'anno, una piccola consolazione per chi vorrebbe ma non riuscirà ad andare in Norvegia e vedere e documentare di persona...

lunedì 3 settembre 2012

Di passaggio ad Arles



Passando ad Arles in un caldo pomeriggio di inizio agosto mi sono imbattuta in questo stencil che mi è piaciuto molto. Era (non so se c'è ancora) in un vicoletto in una zona quasi deserta vicino al fiume...
Pur essendoci la firma, non riesco a capire chi sia l'artefice. Qualcuno di voi mi sa aiutare?

mercoledì 29 agosto 2012

Otranto, Didici mesi Senza Estate

Tempo fa vi parlavo del progetto Inside Out lanciato da Jr in tutto il mondo e reso possibile grazie al TED Prize di quest'anno. Ebbene... in Italia la sfida lanciata dall'artista francese è stata colta al volo da un gruppo di quattro ragazzi "con differenti percentuali di otrantinità nel sangue, tutti cresciuti nelle spiagge tra Frassanito e le Orte d'estate, e in villa ogni domenica durante il resto dell'anno" - come si sono auto-definiti Andrea, Giulio, Ruggero e Michela. L'idea è venuta a uno di loro vedendo il video della consegna del premio, il quale ha subito coinvolto gli altri tre amici ed è partita la sfida. Dopo aver contattato lo staff di JR per aderire al 100% al progetto, i quattro ragazzi si sono messi al lavoro e in cinque mesi hanno realizzato quello che, una mattina di piena estate (il 23 agosto), gli otrantini e i turisti lì in vacanza hanno potuto ammirare con sorpresa: ritratti giganti di otrantini sparsi per la città.
Lo scopo del lavoro è stato quello di valorizzare "i volti" di Otranto, quelli che la città la vivono sempre; sia d'estate, durante la frenesia del turismo e dei vacanzieri lavorando anche dietro le quinte per rendere piacevole la vita di chi è in vacanza; sia d'inverno quando la città si spegne e torna ad essere loro. 
All'alba della affissione delle foto, nonostante l'entusiasmo di molti, non sono mancate le polemiche ed essendo un'azione illegale quella che i quattro ragazzi hanno compiuto, nel giro di 24 ore le fotografie erano già sparite dalla circolazione. 
Sul sito Sud News trovate un'intervista fatta ai ragazzi per approfondire direttamente dalla fonte la questione... io nel frattempo cerco di immaginarmi le espressioni e il coinvolgimento di quelle quarantacinque persone che una mattina si sono ritrovate il loro volto sui muri della città... credo che abbiano provato orgoglio e si siano anche sentiti riconosciuti, oltretutto i ritratti (che rimangono, anche se le gigantografie sono scomparse) possono anche essere l'inizio di un progetto di memoria storica della città realizzata per immagini. 




lunedì 21 maggio 2012

Luz nas Vielas, progetto di arte urbana in una favela di San Paolo


Luz nas Vielas è un progetto di arte urbana partecipativa realizzato nel 2012 dal collettivo Boa Mistura insieme agli abitanti di Vila Brasilandia, una delle favelas della periferia di San Paolo. 
Boa Mistura è un collettivo di artisti urbani fondato a Madrid nel 2001. Il nome che si sono dati sta ad indicare il "buon miscuglio" di cinque artisti molto diversi tra loro, ma che riescono ad unire le singole specificità per creare qualcosa di nuovo. 
Due sono gli aspetti che mi hanno colpito di Luz nas Vileas. Il primo riguarda il risultato: i colori scelti hanno una potenza visiva incredibile e riescono a trasformare un luogo architettonicamente insignificante, povero, non finito, assemblato con materiali vari e disordinato dal punto di vista dell'arredo urbano, in un posto vivace, denso di significati e unico. 
Il secondo aspetto è il grande lavoro che il collettivo ha fatto per coinvolgere gli abitanti nella realizzazione dell'opera. Per le opere di arte pubblica e partecipativa, questo aspetto è sempre molto delicato. Quando si inizia non si sa mai bene che tipo di reazione possono avere le persone alle quali il progetto è indirizzato. Ci si può scontrare con un entusiasmo immediato, con una grandissima reticenza difficile da scardinare, con un approccio fiducioso, con l'atteggiamento di chi si sente "invaso" e molto altro. Una volta superate le difficoltà (fase che a volte richiede moltissimo tempo), allora il progetto cresce e tutti i partecipanti si sentono parte di quel lavoro e ne sono orgogliosi. 
Mi piacerebbe avere la possibilità di vedere il "dietro le quinte" di questo lavoro - chissà, magari prima o poi il collettivo realizzerà anche un bel documentario - ma a vedere le foto qui sotto e le molte altre che potete trovare sul sito di Boa Mistura, si direbbe che gli abitanti, soprattutto i più piccoli, hanno partecipato nella realizzazione con grande slancio. Ogni volta che attraversano le strade della favela, non potranno  non pensare a quanto è stato bello e divertente dipingere quei muri. Inoltre i messaggi scritti sui muri e i colori offrono indubbiamente la possibilità di vivere quel luogo in un modo diverso. 



lunedì 7 maggio 2012

Banksy ci regala un sorriso

but you might want to contact air traffic control

L'ultimo intervento di Banksy - con tutta l'ironia che lo contraddistingue - mi sembra perfetto per augurarvi un buon inizio di giornata e di settimana. Mi pare che di fronte ad un regalo così bello non ci sia bisogno di aggiungere altro, che ne pensate?

martedì 1 maggio 2012

La lunga notte di Space Invader

Qualche giorno fa è stato pubblicato su You Tube il video di Raphael Haddad, videomaker che ha documentato una "notte tipo" di Space Invader, lo street artist parigino che dissemina per le strade della capitale francese (ma anche in molte altre capitali del mondo) i suoi mosaici che riprendono l'estetica degli alieni spaziali del videogioco degli anni Settanta. 
La città è letteralmente invasa da questi mostriciattoli, che ci scrutano e che ormai fanno parte dell'arredo urbano (...mi preoccuperei se all'improvviso non ne vedessi più nemmeno uno...).
Trovo sempre molto interessante tutto il lavoro preparatorio - soprattutto la velocità con cui gli artisti lavorano per non essere colti in flagrante - e quindi la perizia tecnica che sottende le varie operazioni. Credo che conoscere il "dietro le quinte" contribuisca a far apprezzare di più l'opera stessa, è per questa ragione infatti che vi segnalo il video. Poi trovate anche la foto di uno dei tanti alieni che ho fotografato qualche tempo fa a Parigi.









sabato 28 aprile 2012

P183, il Banksy russo

Da un pò di tempo a questa parte mi è capitato spesso di imbattermi in articoli sul movimento della street art in Russia e in particolare su una figura emergente a livello internazionale. Si tratta di Pavel - in arte P183 - definito ormai da molti il 'Banksy russo'. 
Sono molte ormai le testate che si sono occupate di lui, molti giornalisti - BBC compresa - sono andati a Mosca ad intervistarlo.

Dato tutto questo fermento, mi sono incuriosita e ho scoperto un artista ai miei occhi interessante. P183 attraverso le sue opere sparse per il paese (che puntualmente vengono cancellate) si occupa di questioni sociali e politiche, soprattutto in opposizione al governo di Putin. L'opera che mi ha divertita di più è quella che vedete qui sopra: un grosso paio di occhiali come monito ad aprire gli occhi.


Dal suo sito mi pare di capire che sia in costante produzione, molto progetti realizzati, molti in corso... credo che in futuro si parlerà ancora molto di lui. Difficoltà della lingua a parte, sul sito potete avere tutte le informazioni che vi interessano