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mercoledì 29 agosto 2012

Otranto, Didici mesi Senza Estate

Tempo fa vi parlavo del progetto Inside Out lanciato da Jr in tutto il mondo e reso possibile grazie al TED Prize di quest'anno. Ebbene... in Italia la sfida lanciata dall'artista francese è stata colta al volo da un gruppo di quattro ragazzi "con differenti percentuali di otrantinità nel sangue, tutti cresciuti nelle spiagge tra Frassanito e le Orte d'estate, e in villa ogni domenica durante il resto dell'anno" - come si sono auto-definiti Andrea, Giulio, Ruggero e Michela. L'idea è venuta a uno di loro vedendo il video della consegna del premio, il quale ha subito coinvolto gli altri tre amici ed è partita la sfida. Dopo aver contattato lo staff di JR per aderire al 100% al progetto, i quattro ragazzi si sono messi al lavoro e in cinque mesi hanno realizzato quello che, una mattina di piena estate (il 23 agosto), gli otrantini e i turisti lì in vacanza hanno potuto ammirare con sorpresa: ritratti giganti di otrantini sparsi per la città.
Lo scopo del lavoro è stato quello di valorizzare "i volti" di Otranto, quelli che la città la vivono sempre; sia d'estate, durante la frenesia del turismo e dei vacanzieri lavorando anche dietro le quinte per rendere piacevole la vita di chi è in vacanza; sia d'inverno quando la città si spegne e torna ad essere loro. 
All'alba della affissione delle foto, nonostante l'entusiasmo di molti, non sono mancate le polemiche ed essendo un'azione illegale quella che i quattro ragazzi hanno compiuto, nel giro di 24 ore le fotografie erano già sparite dalla circolazione. 
Sul sito Sud News trovate un'intervista fatta ai ragazzi per approfondire direttamente dalla fonte la questione... io nel frattempo cerco di immaginarmi le espressioni e il coinvolgimento di quelle quarantacinque persone che una mattina si sono ritrovate il loro volto sui muri della città... credo che abbiano provato orgoglio e si siano anche sentiti riconosciuti, oltretutto i ritratti (che rimangono, anche se le gigantografie sono scomparse) possono anche essere l'inizio di un progetto di memoria storica della città realizzata per immagini. 




lunedì 21 maggio 2012

Luz nas Vielas, progetto di arte urbana in una favela di San Paolo


Luz nas Vielas è un progetto di arte urbana partecipativa realizzato nel 2012 dal collettivo Boa Mistura insieme agli abitanti di Vila Brasilandia, una delle favelas della periferia di San Paolo. 
Boa Mistura è un collettivo di artisti urbani fondato a Madrid nel 2001. Il nome che si sono dati sta ad indicare il "buon miscuglio" di cinque artisti molto diversi tra loro, ma che riescono ad unire le singole specificità per creare qualcosa di nuovo. 
Due sono gli aspetti che mi hanno colpito di Luz nas Vileas. Il primo riguarda il risultato: i colori scelti hanno una potenza visiva incredibile e riescono a trasformare un luogo architettonicamente insignificante, povero, non finito, assemblato con materiali vari e disordinato dal punto di vista dell'arredo urbano, in un posto vivace, denso di significati e unico. 
Il secondo aspetto è il grande lavoro che il collettivo ha fatto per coinvolgere gli abitanti nella realizzazione dell'opera. Per le opere di arte pubblica e partecipativa, questo aspetto è sempre molto delicato. Quando si inizia non si sa mai bene che tipo di reazione possono avere le persone alle quali il progetto è indirizzato. Ci si può scontrare con un entusiasmo immediato, con una grandissima reticenza difficile da scardinare, con un approccio fiducioso, con l'atteggiamento di chi si sente "invaso" e molto altro. Una volta superate le difficoltà (fase che a volte richiede moltissimo tempo), allora il progetto cresce e tutti i partecipanti si sentono parte di quel lavoro e ne sono orgogliosi. 
Mi piacerebbe avere la possibilità di vedere il "dietro le quinte" di questo lavoro - chissà, magari prima o poi il collettivo realizzerà anche un bel documentario - ma a vedere le foto qui sotto e le molte altre che potete trovare sul sito di Boa Mistura, si direbbe che gli abitanti, soprattutto i più piccoli, hanno partecipato nella realizzazione con grande slancio. Ogni volta che attraversano le strade della favela, non potranno  non pensare a quanto è stato bello e divertente dipingere quei muri. Inoltre i messaggi scritti sui muri e i colori offrono indubbiamente la possibilità di vivere quel luogo in un modo diverso. 



lunedì 7 maggio 2012

Banksy ci regala un sorriso

but you might want to contact air traffic control

L'ultimo intervento di Banksy - con tutta l'ironia che lo contraddistingue - mi sembra perfetto per augurarvi un buon inizio di giornata e di settimana. Mi pare che di fronte ad un regalo così bello non ci sia bisogno di aggiungere altro, che ne pensate?

martedì 1 maggio 2012

La lunga notte di Space Invader

Qualche giorno fa è stato pubblicato su You Tube il video di Raphael Haddad, videomaker che ha documentato una "notte tipo" di Space Invader, lo street artist parigino che dissemina per le strade della capitale francese (ma anche in molte altre capitali del mondo) i suoi mosaici che riprendono l'estetica degli alieni spaziali del videogioco degli anni Settanta. 
La città è letteralmente invasa da questi mostriciattoli, che ci scrutano e che ormai fanno parte dell'arredo urbano (...mi preoccuperei se all'improvviso non ne vedessi più nemmeno uno...).
Trovo sempre molto interessante tutto il lavoro preparatorio - soprattutto la velocità con cui gli artisti lavorano per non essere colti in flagrante - e quindi la perizia tecnica che sottende le varie operazioni. Credo che conoscere il "dietro le quinte" contribuisca a far apprezzare di più l'opera stessa, è per questa ragione infatti che vi segnalo il video. Poi trovate anche la foto di uno dei tanti alieni che ho fotografato qualche tempo fa a Parigi.









sabato 28 aprile 2012

P183, il Banksy russo

Da un pò di tempo a questa parte mi è capitato spesso di imbattermi in articoli sul movimento della street art in Russia e in particolare su una figura emergente a livello internazionale. Si tratta di Pavel - in arte P183 - definito ormai da molti il 'Banksy russo'. 
Sono molte ormai le testate che si sono occupate di lui, molti giornalisti - BBC compresa - sono andati a Mosca ad intervistarlo.

Dato tutto questo fermento, mi sono incuriosita e ho scoperto un artista ai miei occhi interessante. P183 attraverso le sue opere sparse per il paese (che puntualmente vengono cancellate) si occupa di questioni sociali e politiche, soprattutto in opposizione al governo di Putin. L'opera che mi ha divertita di più è quella che vedete qui sopra: un grosso paio di occhiali come monito ad aprire gli occhi.


Dal suo sito mi pare di capire che sia in costante produzione, molto progetti realizzati, molti in corso... credo che in futuro si parlerà ancora molto di lui. Difficoltà della lingua a parte, sul sito potete avere tutte le informazioni che vi interessano 

venerdì 3 giugno 2011

Jr e Inside Out, un progetto partecipativo e globale



Si chiama Inside Out il nuovo progetto che JR sta lanciando in tutto il mondo, reso possibile dal prestigioso premio TED Prize che l'artista ha vinto quest'anno. Attribuendogli il premio, la fondazione americana gli ha cheisto di realizzare One Wish to Change the World (un desiderio per cambiare il mondo), e lui ha "risposto" con Inside Out, un progetto partecipativo e globale.
Il tratto distintivo di JR è quello di usare una lente 28 millimetri per fotografare a pochi centimentri dal soggetto (ritratti); poi stampare il volto in formato extralarge e attaccare il mega ritratto su muri e sui tetti delle città.
La sua ultima sfida è interessante: raccogliere ritratti autoprodotti che poi andranno esposti in luoghi pubblici. Possono partecipare i singoli indivudui o gruppi di persone e ciascuno può anche postare una frase che lo rappresenti. Il sito dedicato al progetto ne ha già raccolti milgialia, ma il lavoro è ancora in progress. Io il mio non lo ho ancora inviato, ma lo farò prestissimo!
Anche il Centre Pompidou ha dato visibilità al progetto allestendo una cabina per fare gli auto scatti che poi saranno inviati a JR, e alla fine il progetto diventerà un libro.

Se anche voi avete voglia di partecipare al progetto o semplicemente saperne di più dovete andare sul sito insideout.net

giovedì 5 maggio 2011

Blu, il nuovo muro a Jesi




Ecco a voi il nuovo muro di Blu realizzato a Jesi durante le vacanze di Pasqua (così recita il suo blog) e alcune immagini del making of. Un uomo girato di 3/4 che succhia uno spaghetto che scende dalla sua testa: probabilmente si tratta della visione dell'artista nei confronti di un'Italia intenta a consumare se stessa.

lunedì 18 aprile 2011

L'incredibile immaginazione di Sandrine Estrade Boulet



Ho letto di recente su Nòva (interessante inserto del Sole 24 Ore) un piccolo trafiletto in cui si parlava di Sandrine Estrade Boulet, artista francese che si occupa di fotografia e grafica digitale, incuriosita dal suo lavoro sono andata a vedermi il sito. Lo consiglio anche a voi, il suo lavoro è incredible, la sua fantasia riesce ad andare molto oltre quello che si vede. Sono impressionata dalla sua capacità di trasformare un asse da stiro abbandonato in una farfalla, due ciuffi d'erba in pon-pon in mano a una majorette.
Immagino che alla base di questo lavoro ci sia una grande capacità di osservazione, mista ad ironia e alla voglia di trasformare in qualcosa di bello anche esituazioni più banali che ci circondano.Infatti nel sito lei dice di se stessa che il suo intento è «To create a sensitive work that is fun, positive and totally disinhibited, imagine spontaneous images than can make people feel good, putting a smile on their face: this is what really motivates me and amuses me». E grazie al suo lavoro, diverte anche noi!
Il sito è www.sandrine-estrade-boulet.com


lunedì 4 aprile 2011

Candy Chang e la "lavagna" dei desideri


Oggi vi voglio parlare di questo progetto che mi ha colpita moltissimo. Si tratta di Before I die, installazione appena realizzata da Candy Chang, un'artista di New Orleans che si occupa di installazioni pubbliche e - come dichiara nel suo sito - di tutto ciò che rende più confortevole la vita urbana. Il progetto è bellissmo, e nonostante il titolo non ha nulla a che vedere con la tristezza e l'ansia del tempo che passa. Tuttaltro. La Chang ha invece voluto offrire la possibilità alle persone che passano davanti al suo "muro/lavagna" di riflettere su ciò che davvero conta e su ciò che vorremmo realizzare prima di morire.
L'artista ha trasformato la parete di una casa vicino al suo studio in una grande lavagna, dove compare moltiplcata innumerevoli volte la scritta: before I die I want to.....Ad ognuno è lasciato il compito di riflettere su cosa per lui è importante. (questo però lo possiamo fare anche noi e aggiungere idealmente il nostro desiderio). Il muro è bellissimo non solo perchè rappresenta un inno alla speranza, ma anche perchè aiuta gli abitanti di quel quartiere a conoscersi e a capire che forse in fondo le speranze sono molto simili. Meraviglioso.




sabato 12 marzo 2011

Banksy ispira quattro fratellini americani

Quasi un anno fa vi avevo parlato di Exit through the gift shop, il film realizzato da Banksy, ricordate? Ebbene il film è arrivato anche in America fino ad approdare sotto gli occhi di quatttro fratellini - Isaac di 12 anni, Gracie di 10, Lily di 8 e Elijah di 5. A loro è bastato vedere il documentario per appassionarsi della street art e per decidere immediatamente lanciarsi nella produzione di una loro opera street. Su consiglio dei genitori hanno scelto una forma più "legale" di intervento dipingendo 48 pietre che in poco tempo hanno invaso la città in una sorta di "guerrilla art". Complimenti ragazzi!

lunedì 7 marzo 2011

Street Art View, il nuovo progetto di Google

Streetartview.com è il nuovo progetto realizzato in casa Google. Dopo il grande successo di "Google art project", il motore di ricerca numero uno ha dato la possibilità agli utenti di vaiggiare in lungo e in largo per il globo alla ricerca dei propri street artist preferiti, con la possibilità di poter anche taggare le proprie opere preferite e poterle così condividere con tutti. Il sito è stato realizzato da Red Bull in collaborazione con l'agenzia di pubblicità Brazilllian.
Le modalità di ricerca sono varie, si può partire impostando una città oppure un artista, il risultato è comunque lo stesso: il divertimento dato dal fatto di potersi muovere da un posto all'altro stando comodamente seduti a casa propria. Inoltre in questo modo il sito implicitamente legittima un tipo di arte che troppo spesso viene etichettata come puro atto di vandalismo; ma non si limita a questo, fornisce infatti un importante database virtuale in continua evoluzione e trasformazione perchè chiunque può contribuire ad aggiornarlo.
Non mi resta dunque che dire divertitevi con streetartview.com!

domenica 27 febbraio 2011

Vhils e i suoi graffiti esplosivi



Prima di vedere il video vi consiglio di mettervi comodi e di assicurarvi che per qualche istante nessuno vi disturberà; quando siete pronti allora potrete godervi appieno questi tre minuti di poesia pura.
Si tratta di un'opera che il graffiti writer portoghese Vhils - Alexandre Farto - ha realizzato per il videoclip della band portoghese Orelha Negra.
Che il giovanissimo writer (22 anni) sia un grande sperimentatore lo si sapeva, e avevamo già avuto modo di apprezzare i suoi lavori realizzati strappando le stratificazioni dei poster pubblicitari. Ma ora mi sembra che abbia proprio superato se stesso.
Dopo mesi di tentativi e con la consulenza di Pirotec è riuscito a creare delle tracce sul muro che si sono trasformate in ritratti o scritte in seguito a delle detonazioni. Il risultato è incredibile, soprattutto mi stupisce l'elevato grado di precisione che è riuscito a creare, all'inizio infatti non potevo credere ai miei occhi.
Le immagini, la musica e gli effetti di postproduzione sono perfetti per enfatizzare il momento dell'esplosione e il conseguente risultato. Arte enll'arte. Bellissimo, lo sto guardando e riguardando più e più volte.

sabato 26 febbraio 2011

Video intervista a Fabiola Naldi





Il video è l'intervista a Fabiola Naldi, critica d'arte, che parla del suo libro Fai il muro giusto, scritto in occasione della Biennale del muro dipinto di cui è stata direttrice nel 2009 e di cui lo sarà anche per l'edizione del 2011.
Ho trovato molto interessanti le sue argomentazioni e le condivido in pieno.

giovedì 20 gennaio 2011

Big Bang Big Boom, il mio (tardivo) best of 2010


Tra tutte le cose che ho visto nel 2010, il mio personale premio va sicuramente a Blu con questo video che, come lo definisce lui stesso, racconta "a short unscentifc story about evolution and his consequences".
Non lo avevo postato quando era uscito, e ho deciso di rifarmi ora.
Per chi non lo ha visto, eccovi la possibilità di farlo hic et nunc, per chi di voi (molti immagino) lo avesse già visto, ecco una buona scusa per rivederlo.
Anche io mi sto ri-gustando questa incredibile opera di meticolosità, ingegno, fantasia e ironia.
Buona visione

lunedì 18 ottobre 2010

Una centrale elettrica "street" a Enschede, Olanda


Ho scelto questa bellissima foto per scusarmi del lungo silenzio, in questi ultimi mesi tra trasloco e lavoro non ho dedicato tempo al mio amato blog. Rimedio quindi mostrandovi il progetto realizzato dallo studio di Amsterdam de Architecten Cie su incarico della Compagnia elettrica Essent. La compagnia elettrica voleva cambiare il look della sede di Enschede (da wikipedia: città e un comune olandese nella regione di Twente nel sudest della provincia di Overijssel) e grazie ad una brillante intuizione ha deciso di affidare i lavori allo studio Cie che si è lasciato ispirare dai tradizionali caminetti rivestiti in piastrelle bianche e blu - le celebri ceramiche di Delf - e ha incaricato Hugo Kaagman - artista specializzato in stencil e graffiti - di fare i disegni. Il risultato è questo splendido edificio ricoperto da icone contemporanee: bottiglie di birra, lampadine, monete da cinque centesimi... Molto probabile che la città e la centrale diventeranno presto meta turistica.

venerdì 2 luglio 2010

Ericailcane artista d'onore al POP UP! di Ancona


POP UP! Arte contemporanea nello spazio urbano è una grande manifestazione realizzata ad Ancona e giunta alla sua terza edizione che trasforma il Porto di Ancona con i suoi moli, edifici storici e industriali, uomini e mestieri, in palcoscenico eccellente di eventi in cui l’arte contemporanea, da protagonista e guida, muove sensi, spirito e mente.
Fino al 5 settembre, tre mesi di arte, musica, happening, installazioni, videoarte, eventi enograstonomici e molto altro,
coloreranno e riempiranno l'estate del capoluogo marchigiano.
L'evento è stato inaugurato con l'apertuta della mostra ROVINA, l'installazione che il grande street artist Ericalcane ha realizzazto all'interno di Porta Pia, un edificio del 1700, abbandonato e chiuso da molto tempo, che ha ripreso vita e fascino con l'universo surreale dell'artista che ha realizzato nei vasti spazi dell'edificio la sua fiaba composta da personaggi tratti dal suo ormai noto bestiario metaforico e quasi onirico.
Varrebbe la pena di anadre a fare un giretto solo per ammirare lo splendido scenario che Ericailcane ha saputo costruire per noi, però POP UP! è costellato anche da numerosi altri interventi interessanti come il cantiere artistico operativo per tutto il mese di agosto dove vari artisti saranno all'opera dipingendo gli scafi dei pescherecci culminando nella giornata dedicata a PINTA! PAINT ON FISHING BOAT una sfilata in mare dei pescherecci dipinti, in occasione della tradizionale processione religiosa che si terrà il 5 settembre, a conclusione dell'evento.
Il programma riserva molte altre interessanti sorprese. Quello che mi colpisce di più di tutta la programmazione è il forte legame che gli organizzatori hanno saputo mantenere tra la tradizione della città e l'espressione artistica contemporanea più iteressante. Davvero complimenti.

giovedì 24 giugno 2010

Play me, I'm yours - pianoforti on the road a New York

Oggi voglio proporvi il progetto street-musicale dell'artista britannico Luke Jerram che ha avuto una idea straordinaria. Ha deciso di installare 60 pianoforti sparsi per le strade di diverse città con lo scopo di condividere con altri la passione per la musica e dare la possibilità a tutti di esprimersi e di ascoltare. Il progetto è partito nel 2008 ed è stato portato in numerose capitali del mondo. In questo periodo e, per la precisione dal 21 giugno al 5 luglio, la sua installazione sta inondando piacevolemente di musica le strade di New York, dove i pianoforti sono stati collocati nelle zone di maggior affluenza.
Dalla foto si direbbe che un folto numero di persone ha apprezzato e si sia entusiasmato. Ecco un'altra importante dimostrazione che con un'operazione artistica ci si può anche divertire.

sabato 19 giugno 2010

A Vienna una grande retrospettiva sulla street art



Sarà aperta dal 25 giugno al 10 ottobre alla Kunsthalle di Vienna la mostra Street and Studio - Ftom Basquiat to Séripop, un'importante esposizione che si concentra su due concetti fondamentali: urbanità e mobilità. La metropoli è vista sia come fonte di ispirazione che come mezzo di espressione. Il percorso parte da Jean-Michel Basquiat, il cui lavoro è analizzato sul sottile confine tra pittura, fotografia, video arte e cultura di strada. Da questo punto di partenza, dalla comparsa dello slogan “Reclaim the Street“, si arriva al coinvolgimento di Andy Warhol, Francesco Clemente e Keith Haring, fino ai più giovani Rita Ackermann e Séripop (Yannick Desranleau e Chloe Lum). L’allestimento vuole mettere in risalto il doppio legame tra cultura pop e street art. Il linguaggio pittorico nato nelle strade è libero e sovversivo, racconta la ricerca d’identità, la responsabilità politica, la crescente mercificazione dello spazio pubblico a partire dagli anni settanta.
Durante la mostra verranno anche esposte opere appositamente create per l’occasione da Rita Vitorelli e Evan Roth, la cui installazione, Graffiti Taxonomy, sarà visibile per tutto l’arco della mostra presso Wien project wall (Museumsplatz 1).
Tanto pe darvi l'idea del calibro di questa mostra mi sembra giusto segnalarvi senza esclusioni, tutti gli artisti che verranno presentati nella mostra:
Rita Ackermann, Charlie Ahearn, Eric Andersen, Kader Attia, Banksy, Jean-Michel Basquiat, Dara Birnbaum, Blek le Rat, BLU, Sophie Calle, Francesco Clemente, Jane Dickson, Brad Downey, Christian Eisenberger, Futura, Dani Gal, Ingo Giezendanner (GRRRR), Shaun Gladwell, Keith Haring, Jenny Holzer, Mark Jenkins, Leopold Kessler, Lady Pink, Sol LeWitt, Basim Magdy, Ari Marcopoulos, miz JUSTICE, Ramm:ell:zee, Robin Rhode, Evan Roth, Séripop, Rita Vitorelli, Andy Warhol.
Vienna potrebbe dunque tranquillamente essere tappa di un lungo fine settimana estivo all'insegna dell'arte street e pop.

giovedì 10 giugno 2010

Sweza in Italia, il suo progetto e il modo per renderlo incancellabile


Sweza è uno street artist berlinese che nell'estate del 2003 ha avviato a Bologna il suo progetto itinerante intitolato Sweman. Sweman è il personaggio rappresentato in un poster a grandezza naturale di un ragazzo paranoico con problemi di alcolismo, che a Bologna si è confrontato e ha intergito anche con opere di Blu e Ericailcane, ma anche con monumenti e "arredi" urbani vari. Ma poi si è spostato ed è stato anche a Modena e Berlino. Nelle foto qui sopra vi ho dato solo un assaggio dei contesti in cui questo geniale street artist ha inserito il suo personaggio, ma nel sito del progetto vi potrete sbizzarrire a vedere un sacco di altre fotografie.
Ma la notizia non finisce qui. La genialità di Sweza è anche riuscita a sfruttare le nuovissime tecnologie per trovare un modo per evitare che le sue opere vadano perse perchè cancellate.
L'artista è infatti tornato a Bologna nei giorni scorsi per fare una ricognizione di quello che era rimasto del suo lavoro e per rimediare alle lacune.
Come ha fatto?
Semplice, ha sfruttato la tecnologia del codice QR, una specie di codice a barre formato da quadrati e punti che viene letto dai celluari dopo doaver scaricato un programma gratuito da internet. Et voilà! In questo modo le immagini "rivivono" sugli schermi.

martedì 1 giugno 2010

Outdoor, l'opinione delle persone



Qualche tempo fa vi avevo parlato di Outdoor, il bellissimo progetto realizzato alla Garbatella a Roma. Bene, oggi vi propongo il video che contiene le interviste fatte sul campo ad abitanti del quartiere e non. E' intressante sentire le diverse opinioni in merito, ma soprattutto è interessante perchè con questo tipo di arte, a ciascuno, ma veramente a ciascuno, è data la possibilità di parteciapre della cultura e poter liberamente esprimere un parere.
Guardatevelo, è molto divertente