Tempo fa vi parlavo del progetto Inside Out lanciato da Jr in tutto il mondo e reso possibile grazie al TED Prize di quest'anno. Ebbene... in Italia la sfida lanciata dall'artista francese è stata colta al volo da un gruppo di quattro ragazzi "con differenti percentuali di otrantinità nel sangue, tutti cresciuti nelle spiagge tra Frassanito e le Orte d'estate, e in villa ogni domenica durante il resto dell'anno" - come si sono auto-definiti Andrea, Giulio, Ruggero e Michela. L'idea è venuta a uno di loro vedendo il video della consegna del premio, il quale ha subito coinvolto gli altri tre amici ed è partita la sfida. Dopo aver contattato lo staff di JR per aderire al 100% al progetto, i quattro ragazzi si sono messi al lavoro e in cinque mesi hanno realizzato quello che, una mattina di piena estate (il 23 agosto), gli otrantini e i turisti lì in vacanza hanno potuto ammirare con sorpresa: ritratti giganti di otrantini sparsi per la città.
Lo scopo del lavoro è stato quello di valorizzare "i volti" di Otranto, quelli che la città la vivono sempre; sia d'estate, durante la frenesia del turismo e dei vacanzieri lavorando anche dietro le quinte per rendere piacevole la vita di chi è in vacanza; sia d'inverno quando la città si spegne e torna ad essere loro.
All'alba della affissione delle foto, nonostante l'entusiasmo di molti, non sono mancate le polemiche ed essendo un'azione illegale quella che i quattro ragazzi hanno compiuto, nel giro di 24 ore le fotografie erano già sparite dalla circolazione.
Sul sito Sud News trovate un'intervista fatta ai ragazzi per approfondire direttamente dalla fonte la questione... io nel frattempo cerco di immaginarmi le espressioni e il coinvolgimento di quelle quarantacinque persone che una mattina si sono ritrovate il loro volto sui muri della città... credo che abbiano provato orgoglio e si siano anche sentiti riconosciuti, oltretutto i ritratti (che rimangono, anche se le gigantografie sono scomparse) possono anche essere l'inizio di un progetto di memoria storica della città realizzata per immagini.
Lo scopo del lavoro è stato quello di valorizzare "i volti" di Otranto, quelli che la città la vivono sempre; sia d'estate, durante la frenesia del turismo e dei vacanzieri lavorando anche dietro le quinte per rendere piacevole la vita di chi è in vacanza; sia d'inverno quando la città si spegne e torna ad essere loro.
All'alba della affissione delle foto, nonostante l'entusiasmo di molti, non sono mancate le polemiche ed essendo un'azione illegale quella che i quattro ragazzi hanno compiuto, nel giro di 24 ore le fotografie erano già sparite dalla circolazione.
Sul sito Sud News trovate un'intervista fatta ai ragazzi per approfondire direttamente dalla fonte la questione... io nel frattempo cerco di immaginarmi le espressioni e il coinvolgimento di quelle quarantacinque persone che una mattina si sono ritrovate il loro volto sui muri della città... credo che abbiano provato orgoglio e si siano anche sentiti riconosciuti, oltretutto i ritratti (che rimangono, anche se le gigantografie sono scomparse) possono anche essere l'inizio di un progetto di memoria storica della città realizzata per immagini.